La rinite allergica, più comunemente definita allergia al polline è una delle più diffuse malattie immunitarie sia in Italia, che in Europa. Ciò che contraddistingue tale malattia è il fatto che l’allergia al polline è causata da allergeni presenti nell’aria che respiriamo, e che aumentano in primavera, quando alberi piante e fiori iniziano la fioritura.
Secondo il calendario dei pollini, il maggior numero di allergeni si manifestano nel periodo tra marzo ed ottobre.
I pollini più rischiosi sono:
- graminacee, che sono il principale allergene. Particolarmente rischiose nel periodo che va da marzo a giugno;
- parietaria, che è una pianta erbacea della famiglia dell’ortica. Quest’erba fiorisce da marzo ad ottobre ed è anche utilizzata come valido rimedio naturale per le sue proprietà emollienti e depurative;
- betulacee, la cui caratteristica è quella di avere una corteccia bianca molto robusta. Questi arbusti fioriscono da gennaio a maggio.
L’allergia ai pollini rientra nelle allergie respiratorie. I pollini nell’aria e sulla superficie, vengono respirati dall’essere umano provocando, nei soggetti più sensibili, irritazione della mucosa congiuntivale e delle
prime vie respiratorie. Ciò causa sintomi quali la lacrimazione, starnuti, asma e tosse.
Allergia al polline: cosa fare e cosa evitare
Se nel periodo di primavera avvertiamo lacrimazione degli occhi, arrossamenti, starnuti, asma o difficoltà respiratorie è consigliato rivolgersi subito ad un allergologo, per verificare se siamo allergici al polline o a qualche altro allergene. Nel frattempo, ci sono alcuni accorgimenti che
possiamo mettere in atto per evitare l’aggravarsi dei sintomi:
- Per prima cosa occorre evitare di uscire nelle giornate ventose e secche, perché sono le giornate con la più alta concentrazione di polline;
- fare una doccia tutti i giorni lavando i capelli in modo accurato, perché è proprio sui capelli che si depositano le maggiori quantità di polline;
- lavarsi spesso mani, viso, occhi e naso.
Come distinguere raffreddore e allergia
Anche se talvolta i disturbi possono confondere, esistono differenze significative tra raffreddore comune e rinite allergica stagionale. Per esempio, mentre l’allergia si manifesta piuttosto improvvisamente dopo il contatto con l’allergene, il raffreddore comune compare gradualmente e può essere preannunciato da un bruciore alla gola. Il raffreddore comune si protrae in genere per una settimana, mentre la rinite allergica, nel caso sia causata per esempio dal polline, può proseguire per tutta la fioritura della pianta responsabile (fino a diverse settimane).
Ecco di seguito schematizzati i sintomi di rinite allergica o raffreddore e quelli che hanno in comune, per una più agevole distinzione tra le due problematiche.
Sintomi della rinite allergica:
- secrezione nasale trasparente e liquida
- attacchi di starnuti
- prurito a occhi e naso
- sintomi per più di 10 giorni.
Sintomi del raffreddore:
- secrezione nasale giallastra
- possibile comparsa di febbre
- mal di gola
- tosse irritativa, tosse produttiva
- mal di testa e dolori articolari.
Sintomi comuni a entrambi:
- naso chiuso
- naso che cola (rinorrea)
- spossatezza
- occhi arrossati e lacrimazione.
I consigli del farmacista
Esistono diverse terapie farmacologiche mirate alla risoluzione dei sintomi, alcune disponibili anche senza prescrizione medica.
Contro la rinite allergica, rimedi spesso utilizzati sono gli antistaminici in compresse. Tra questi, meglio preferire gli antistaminici di ultima generazione che, a differenza di quelli classici, hanno meno effetti collaterali (in particolare non determinano sonnolenza). Rientra in questa categoria, per esempio, fexofenadina cloridrato, principio attivo di Fexallegra che allevia velocemente, e con una sola assunzione al giorno, i disturbi tipici della rinite allergica, quali starnuti, prurito nasale, naso che cola o chiuso e, se presenti, anche arrossamento oculare e lacrimazione causati da irritazione agli occhi.
È possibile ricorrere anche ad antistaminici a uso topico, da applicare localmente e per un periodo di tempo limitato: spray nasali contro i sintomi a carico della mucosa nasale e colliri in caso di concomitante congiuntivite allergica. Esistono, in particolare, spray e colliri che abbinano agli antistaminici anche decongestionanti, come, Fexallegra nasale, che riduce il gonfiore e l’irritazione nasale e allevia starnuti, prurito e la sensazione di naso chiuso e che cola, e il collirio Fexactiv, indicato per trattare le allergie e le infiammazioni della congiuntiva.